Il racconto di Maria Giovanna continua…
“LE VOCI DI ANNA MARIA, EDIT, PAULINA
Ecco, infine, giunto il momento di dar voce alle ragazze della Casa Estudiantil, ben rappresentate da Anna Maria Bertoldo, dalla direttrice Edit Cardenas e dalla dolce Paulina Apaza: sono le ospiti d’onore della serata e il fatto che parlino per ultime è stato studiato per dare risalto alla loro comunicazione.
Franca Porto ha ricordato che Bruno, nell’ultimo doloroso tratto della sua vita, aveva perso la possibilità di parlare ma lucido e caparbiamente fedele ai valori di tutta la vita scriveva le proprie volontà su dei foglietti, che sono andati a formare un puzzle ideale oggi custodito dai più cari amici.
Bruno chiese un funerale sobrio e dispose che eventuali offerte venissero usate per aiutare giovani dell’America Latina.
A questo punto, non servono molte parole per spiegare il collegamento tra Bruno e la Casa Estudiantil.
PAULINA
Dopo che Anna Maria ed Edit hanno ricordato obiettivi e caratteristiche del Progetto, ha preso la parola PAULINA.
Tesa e commossa ha voluto raccontare la propria vita anche nei risvolti più intimi e drammatici: un’infanzia segnata da soprusi morali e violenza fino all’incontro con la Casa Estudiantil dove ha trovato finalmente una famiglia e gli strumenti per il proprio riscatto morale e materiale. Con orgoglio e soddisfazione ha parlato dei suoi studi universitari che sta affrontando con successo per diventare Educatrice. Difficile capire come abbia trovato in se stessa, questa dolce ragazza , le forze per resistere alle avversità e conservare la volontà di uscirne. Ma sicuramente l’accoglienza nella Casa Estudiantil è stata determinante perché da vittima Paulina diventasse padrona del proprio destino. Una giovane, fiera donna che si metterà al fianco di tante altre donne del suo paese. Impossibile, per i presenti alla serata, non emozionarsi e non desiderare di abbracciare idealmente tutte le ragazze della Casa Estudiantil assieme alle loro educatrici.
La CISL di Vicenza ha adottato ufficialmente questo progetto e gli ha affidato il compito di tener viva la memoria di Bruno anche negli altipiani boliviani
CARO BRUNO…
Caro Bruno, quanto ti sarebbe piaciuto abbracciare Paulina! Anche tu avresti fatto gli occhi lucidi… e saresti pronto a scommettere sul valore rivoluzionario della Casa Estudiantil. Tu credevi moltissimo nei giovani e nella necessità di farsi una cultura, di formarsi senza improvvisare. Ecco, il tuo nome sarà ricordato per sempre a Colomi perché a te sarà intitolato il salone della Casa Estudiantil. Sulla porta verrà posta la tua foto accompagnata da quell’ esortazione che rivolgevi un po’ a tutti: “avanti tusi” … che ovviamente diventerà “ADELANTE MUCHACHAS!”
La partenza per la Bolivia
11 novembre 2018: Il viaggio a Malpensa, dove ci accompagna Chiara Salvetti, venuta a prenderci da Verona con un’auto che potesse contenere quattro donne, quattro valigie e vari bagagli a mano, è mesto e silenzioso…quanto diverso da quello di arrivo, vivace e gioioso!
Ci abbracciamo commosse all’aeroporto : “Hasta luego, queridas!”
(12. fine)