Mercoledì 17 ottobre 2018: serata a Cereda
L’amico Giorgio Fin, promotore ed animatore della serata, ci racconta:
“Cereda è una frazione di Cornedo Vicentino adagiata su un poggio alla confluenza tra le valli formate dai torrenti Poscola e Agno. La comunità che vi abita è molto unita, operosa e socialmente coesa. Tra i numerosi gruppi che la animano vi è il Gruppo Missionario che, attraverso l’apporto di volontarie e volontari, ha preso a cuore la situazione dei poveri del mondo, operando sia sul piano culturale che con azioni concrete.
Il Gruppo Missionario di Cereda fin dal 2008 si è interessato anche della Casa Estudiantil di Colomi in Bolivia e non ha mai fatto mancare la sua vicinanza e il suo contributo.
Era quindi naturale che nel loro viaggio in Italia Edit Cardenas e Paulina Apaza, facessero una sosta a Cereda. La sera del 17 ottobre 2018, nel salone dell’Oratorio, le due donne boliviane, accompagnate da Anna Maria Bertoldo, la fondatrice della Casa Estudiantil, e da Katia Stefanutti che fungeva da interprete, hanno partecipato ad un incontro organizzato dai componenti del Gruppo Missionario aperto alle comunità di Cereda e di Cornedo. La partecipazione è stata numerosa e sentita e gli effetti sono stati senz’altro positivi sul piano della conoscenza reciproca e sull’impegno per il futuro. Edit ha raccontato della sua esperienza di direttrice nei 18 anni trascorsi dalla fondazione della Casa; ha parlato delle tantissime ragazze che attraverso lo studio hanno potuto riscattarsi dalla povertà, affermarsi nella loro società tradizionalmente maschilista e portare un contributo determinante allo sviluppo culturale e sociale delle comunità dei villaggi da cui provenivano; centinaia hanno raggiunto il diploma di scuola superiore, molte sono arrivate anche alla laurea, tutte hanno potuto affermare la propria dignità nella famiglia e nella società. Particolarmente apprezzato è stato poi il racconto che Paulina, 23 anni, ha fatto della sua travagliata esperienza di vita, delle tragedie che l’hanno colpita e del suo sogno di riscatto che sta realizzando con forza e impegno nella Casa Estudiantil, nella quale ancora vive e opera come educatrice delle giovani. Alle sue parole la commozione era palpabile in tutti i presenti che, al termine della riunione, l’hanno circondata di simpatia e affetto.
Un incontro, quello di Cereda, che ha confermato l’amicizia e la familiarità dei rapporti tra le ragazze e le operatrici della Casa Estudiantil e le volontarie e i volontari del Gruppo Missionario. Questi ultimi, per chiudere in bellezza quell’esperienza di condivisione, hanno voluto anche offrire a tutti i presenti un generoso rinfresco. “
Giovedì 18 ottobre 2018: andiamo a Venezia
Paulina, quando vede che il treno sul quale stiamo arrivando a Venezia corre su un ponte in mezzo all’acqua, si emoziona e appoggia il naso al finestrino per non farsi sfuggire nulla.
E’ una bellissima giornata: a Venezia prendiamo il vaporetto accelerato, quello che fa tutte le fermate, perché Edit, ma soprattutto Paulina che guarda lo spettacolo delle strade d’acqua con occhi incantati e commossi, possano godere del paesaggio.
E poi Piazza San Marco, la visita alla Basilica, la salita sul campanile per vedere lo spettacolo della laguna dall’alto e la foto d’obbligo sul Ponte dei Sospiri.
La passeggiata delle Mercerie verso il Ponte di Rialto e foto, tante foto da portare in Bolivia e far vedere alle ragazze della Casa Estudiantil che attendono impazienti e curiose.
Ci fermiamo per il pranzo al ristorante del Sottoportego della Bissa che Edit già conosce perché ci siamo venuti anche nel 2012, in una delle sue precedenti visite. E troviamo una bella gelateria per gustarci un monumentale gelato.
E compriamo souvenir, piccoli oggetti da portare alle ragazze, ai parenti o da tenere per ricordo.
Ancora, prima di rientrare, una visita al Ghetto e alla Chiesa di San Geremia dove riposa il corpo di Santa Lucia, patrona della vista: che ci faccia vedere bene, soprattutto con gli occhi del cuore!
(3. continua)