15 ottobre 2018: incontro con la Parrocchia di Lisiera
E’ il primo momento di testimonianza pubblica che le nostre ospiti devono affrontare qui in Italia: l’emozione è grande. Con noi c’è Katia Stefanutti, insegnante di spagnolo, già volontaria nella nostra Casa Estudiantil, che ha il compito di tradurre quanto Edit e Paulina racconteranno.
Ecco come Katia ricorda la serata:
“Storie di donne coraggiose.
E’ un’ umida serata di metà ottobre quando riabbraccio Edit, la direttrice della Casa Estudiantil, a sei giorni dal suo atterraggio in Italia. Con lei c’è Paulina, che ho il piacere di conoscere in quel frangente e che mi conquista immediatamente per il sorriso aperto e l’affettuosità che la contraddistinguono.
Ci troviamo a Lisiera (VI), dove don Alessio Graziani, direttore di Radio Oreb, ha invitato Anna Maria, la fondatrice del progetto, con le boliviane Edit e Paulina per una testimonianza riguardo il progetto Casa Estudiantil .
Ad ascoltarle in sala sono presenti numerosi parrocchiani di Lisiera; inoltre, nei giorni successivi, Radio Oreb trasmetterà in differita la registrazione dell’incontro per i suoi ascoltatori.
Ad iniziare è Anna Maria, con la sua storia personale, e il pubblico è già catturato. Racconta una storia avvincente e intrisa di Provvidenza: ex sindacalista CISL del comparto scuola, è approdata in Bolivia e in seconda battuta ha fondato il progetto di cui ora possiamo raccontare orgogliose. Quella sera ha acconsentito per la prima volta a raccontare di sé e del motivo per cui, a poco più di 50 anni, ha scelto di partire per la Bolivia. E io, che del progetto pensavo di saperne abbastanza, visto che bazzico in Associazione Colomitalia ormai dal 2005, sono rimasta spiazzata ad ascoltare rapita la storia di una donna che si è lasciata guidare dal cuore e ha saputo leggere dentro gli eventi, arrendendosi a volontà più alte.
L’emozione nell’aria era veramente palpabile, forse proprio perché dalle sue parole traspariva la forte consapevolezza di chi ha trovato la propria strada (e missione) solo dopo aver messo via le proprie certezze e i propri desideri.
In questo clima, il pubblico ha accolto Edit e Paulina. Da una parte, la storia di Edit, che per amore di questo
progetto e delle ragazze ha rinunciato alla sua vita privata e a proposte di lavoro ministeriali. Dall’altra Paulina.
Paulina…piccoli occhi scuri che brillano e grandi sorrisi in questa ragazza di Colomi che grazie alla Casa Estudiantil ora sa cosa significa essere amata. Rimasta senza genitori in tenera età, dopo che l’orfanotrofio religioso chiuse i battenti, fu affidata ad una zia che iniziò a sfruttarla nella macellazione di animali e la ricompensava con violenze fisiche e verbali quando si addormentava stanca o tentava di studiare per scuola. Entrare nella Casa Estudiantil le ha permesso di sentirsi una persona che merita la felicità e che può permettersi di sognare un futuro roseo.”
I presenti si sono lasciati coinvolgere ed appassionare ai racconti d’oltreoceano. Due storie tanto toccanti insieme non possono che intensificare la comprensione della valenza di questo progetto, nato da una donna italiana con la mission di cambiare la realtà delle donne boliviane.“
Katia ha scritto questo “racconto” il 25 novembre 2018, nella giornata contro la violenza sulle donne, e ci tiene a precisarlo!
Paulina e le compagne diplomande dell’anno scolastico 2015 in un momento gioioso durante la gita a Tablas Monte fatta insieme agli amici in visita dall’Italia: don Alessio, Antonio, Giovanna, Lina e Paolo
(2. continua)