L’Arcivescovo emerito di Cochabamba incontra gli amici di Colomitalia.

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L’8 settembre 2017, 15° anniversario dell’arrivo della Madonna di Monte Berico a Colomi, Mons. Tito Solari, Arcivescovo emerito di Cochabamba, era a Vicenza per incontrare quanti, da anni, si impegnano, sia personalmente che come gruppo, a sostenere la Casa Estudiantil.

Pubblichiamo alcuni messaggi di amici presenti, che testimoniano quanto l’incontro abbia toccato i cuori e suscitato emozioni.

L’aspetto che mi ha maggiormente colpito nell’incontro con il Monsignore è stata l’aria di compiacimento che il Monsignore aveva nell’ascoltare i racconti degli amici dell’ Associazione, il compiacimento che forse gli veniva dal constatare che le persone che portavano i loro racconti avevano colto il segreto dei popoli che il suo ministero gli ha consentito di conoscere e amare; in particolare la preminenza della relazione sull’agenda.

Alberto Vaona

 

 

L’ incontro con il vescovo Solari poteva essere il normale e piacevole rivedersi tra amici che avevano fatto una comune esperienza di impegno e di viaggio in Bolivia…e invece ha rappresentato una occasione di arricchimento per tutti noi. Grazie anche alla capacità comunicativa del Vescovo – del quale ho apprezzato la sobrietà e la semplicità, doti rare di questi tempi-  i nostri ricordi si sono soffermati non  solo sugli  aspetti geografici e culturali della Bolivia, ma sulla umanità e sulla capacità delle persone da noi incontrate di stabilire con noi relazioni profonde.  E da questo elemento fondamentale dovrà ripartire anche l’impegno concreto dell’Associazione e di tutti noi per far crescere questa esperienza.

 

Maria Antonietta Spiller

 

 

 

Cara Anna Maria, grazie per l’incontro di venerdì, grazie per averci fatto conoscere mons.Solari. Sono venuta pensando di sentire notizie su come va il progetto, ma invece siamo stati accolti con una stretta di mano personale da mons.Solari e poi dal desiderio di conoscerci, ci ha dimostrato da subito l’importanza della relazione e dell’ascolto dando importanza ad ognuno di noi. Poi dai suoi racconti si percepisce la grande conoscenza, il rispetto e l’amore che ha per il popolo boliviano.

Paola Brazzale

 

 

L’incontro con Monsignor Solari si è tenuto in un amichevole clima di semplicità che ha generato subito una certa empatia.

Ci ha portato a pensare all’essenzialità, all’attenzione alla persona. Neppure la corsa affannosa per recuperare una dose di siero antivipera per salvare una vita umana, può esimerti dal salutare! Puoi non pagare, se hai fretta, ma non non salutare!

L’apertura al confronto con culture diverse, spogliandoci dei nostri pregiudizi, può solo arricchirci umanamente.

 

Elisannna Rodighiero

 

Quando a Cochabamba , nel dicembre 2001, accanto alla firma di  mons.  Solari  ho posto, con Anna Maria, la firma sull’atto costitutivo della Fondazione “Madonna di Monte Berico”, l’Arcivescovo mi sembrava un po’ “distante”, pur sapendo che era stato lui stesso a chiedere ad Anna Maria di avviare  il progetto della Casa Estudiantil . Oggi sono rimasto piacevolmente sorpreso  e ho avuto la sensazione che mons. Tito, ora libero dal peso della gestione della Diocesi,  abbia voluto esprimere la sua “paternità” nei confronti del progetto.

                                                                               Adriano Guglielmini

 

L’incontro con Mons. Tito è stato interessantissimo e un po’ fuori dagli schemi per la semplicità, l’umanità e la pacatezza della persona. Il suo atteggiamento umile, quasi dimesso, ci ha posto tutti nelle condizioni di comunicare con lui come fosse un fratello maggiore, senza timori. Parlare della Bolivia, della Casa Estudiantil e delle ragazze che in quella scuola hanno realizzato e realizzano il loro riscatto personale e sociale, è stato facile: è stato come raccontare comuni esperienze, condividere gioie, preoccupazioni, speranze. Egli, come ha fatto fin dall’inizio, ha mostrato di essere personalmente appassionato a questa esperienza e quindi di essere molto vicino alla nostra Associazione. Ciò sostiene e sprona il nostro impegno.

Giorgio Fin