[DICONO DI NOI:] ALBERTO VAONA – viaggiatore a pedali e medico – VERONA

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Immaginate di scendere dall’altopiano boliviano in bicicletta e borsoni da viaggio, provenendo da nord ovest, dopo 3 giorni di pedalata da La Paz e 3000 km da Lima, dopo una notte passata in tenda sotto la neve a 4000 metri. E’ una bella giornata di fine ottobre, tiepida: 30 chilometri di discesa pura (una rarità sull’altopiano), giù verso la piana di Cochabamba.

Quando si entra in città, si capisce che Cochabamba è una città speciale. C’è qualcosa nell’aria: un profumo. Qui devono succedere cose speciali.

Alberto Vaona, il ciclista a sinistra, con alcune alunne della Casa Estudiantil nell’ottobre 2014
Alberto Vaona, il ciclista a sinistra, con alcune alunne della Casa Estudiantil nell’ottobre 2014

Arrivati a fine corso principale, infatti, ci sono Edit e le ragazze della casa Estudiantil di Colomi ad aspettarci con manifesti, corone di fiori, sorrisi e occhi spalancati: due gringos strampalati che si divertono a fare fatica, roba da matti.

Abbiamo percorso davvero molte migliaia di chilometri nei nostri viaggi, ma né io né Dimitri abbiamo mai avuto un’accoglienza così.

Siamo sudati, impolverati e commossi.

La telefonata di Anna Maria dall’Italia, il vero architetto di questa accoglienza, è la ciliegina sulla torta.

Trascorriamo tre giorni con loro, salendo – sempre a pedali – da Cochabamba a Colomi.

Edit ci spiega Colomi, l’idea, il progetto, la sua storia, i risultati. E quando conosci la Casa Estudiantil non ti puoi non innamorare.

A Colomi succede che le donne, che qui non contano niente, cambiano il loro futuro e non solo il loro: un progetto delle donne per le donne.

Alberto VaonaUn progetto in cui le donne escono dal loro destino di marginalità per diventare protagoniste della loro vita e protagoniste consapevoli della vita e del progresso delle loro comunità, per un mondo un po’ migliore, anche per gli uomini.

E’ il miracolo dell’istruzione, della cultura che cambia il destino delle persone. A partire dagli ultimi. In punta di piedi e concretezza.

E’ il miracolo delle piccole donne che crescono a Colomi.

Quando ripartiamo, sono tutte lì, timide e curiose, a salutarci. “Una sola palabra, Edit: inolvidable”.

So, che prima o poi, le mie ruote ripasseranno a Colomi. So che tornerò a visitare questa fabbrica di un destino nuovo.