La nostra scommessa parte da qui.
In queste Giornata Interazionale della donna mettiti al nostro fianco!
Ogni anno all’8 di Marzo tutti celebriamo la “festa delle donne”, forse pensando che sia un giorno in cui regalare una mimosa oppure una scatola di cioccolatini, perché, magari, è a questo che ci hanno abituato.
In realtà questa ricorrenza è nata nel 1909 in America, non per essere una festa ma per un essere un giorno di riflessione. Deriva infatti dalle manifestazioni e congressi che si stavano tenendo in nome dei diritti delle donne, soprattutto nel mondo del lavoro, dove le condizioni in cui dovevano operare, lo sfruttamento e la considerazione di cui godevano erano inaccettabili.
Da allora piano piano la ricorrenza ha preso forma in tutto il mondo ed è stata ufficializzata affinché almeno per un giorno all’anno ci si fermi a riflettere sulle condizioni ed il rispetto di cui godono le donne di tutto il mondo.
Nel 2000, quando il progetto di Casa Estudiantil muoveva i suoi primi passi, l’area rurale in cui si inseriva si caratterizzava per il modello strettamente patriarcale che dominava, tanto che alle bimbe era precluso l’accesso all’istruzione e la donna acquisiva valore solo in quanto madre.
A riprova di ciò, le ragazzine dell’area rurale cominciavano ad avere figli già a 12/13 anni.
La grande sfida che due donne coraggiose e determinate, come Anna Maria ed Edit, decisero di affrontare, consisteva nel favorire l’accesso all’istruzione superiore per le ragazzine più povere dell’area rurale, che mostrassero volontà di studiare, con l’obiettivo di dare loro un futuro dignitoso e il più possibile libero da condizionamenti sociali.
Possiamo dirvi con gioia e soddisfazione che, grazie alla caparbietà di un team tutto femminile e al sostegno di padrini e madrine italiane, in questi 21 anni la Casa Estudiantil ha accolto centinaia di “chicas” e la maggior parte di loro si è diplomata (mentre alcune, come Magarita hanno dovuto abbandonare per aiutare la loro famiglia), una buona parte ha voluto proseguire gli studi e si è laureata ed ora tutte sono donne realizzate con un lavoro dignitoso e molte sono anche mamme.
Eugenia, Norma, Nataly, Neysa, Marta, Marisabel… sono alcuni dei nomi delle nostre prime diplomate.
Vorremmo che ce ne fossero molte altre e che questa società -che già ha mostrato segni di cambiamento in risposta al nostro progetto nell’area in cui operiamo- cominciasse a riconoscere il valore di una donna dal meglio che da di sé nell’ambito che la realizza. Il cambiamento della percezione del valore delle donne nell’area dove noi operiamo è partito dai padri di famiglia e,negli anni, si è esteso ai compagni di vita delle nostre ragazze che ora lo trasmetteranno ai propri figli.
Noi abbiamo le prove che L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE vincono sempre sulle ingiustizie e sulle disuguaglianze poiché sviluppano consapevolezze e competenze significative che aiutano a rendere consapevoli le nostre ragazze affinché operino le scelte migliori per la propria vita.
In questo 8 marzo vi invitiamo ad unirvi a noi, aiutando a dare un futuro umano a ragazzine che subirebbero qualsiasi sopruso, inconsapevoli di non meritarne nessuno.
Per noi di Colomitalia è diventata una ragione di vita.
Se volete conoscere meglio il progetto Casa Estudiantil ed aiutarci in modo concreto:
http://www.colomitalia.org/come-aiutarci/