26 Febbraio 2016 a CASTELNOVO: SERATA a favore della CASA ESTUDIANTIL di COLOMI (Bolivia)

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Bella e partecipata  la serata organizzata dal Circolo Noi di Castelnovo, in collaborazione con i Volontari della Comunità Isolana e  il Gruppo musicale “Encuentro”, per approfondire la conoscenza della Casa Estudiantil di Colomi, che la Comunità ha già sostenuto economicamente con i proventi delle Feste del Volontariato.

L’incontro, sotto la sapiente e appassionata direzione di Antonio Bertoldo, che ha castelnovolanciato il moto della serata “Non lasciamoci rubare la speranza”  (né noi, né le chicas, ha aggiunto), ha visto la presenza di più di una quarantina di persone.

Dopo un’introduzione, che ha riassunto fra l’altro  le ultime iniziative assunte in favore della Casa Estudiantil, è  stato proiettato il filmato che illustra  il progetto e il contesto in cui opera, seguito con attenzione dal pubblico.

Quindi le catechiste presenti, a turno, hanno letto i racconti di vita vissuta di alunne o ex alunne della Casa Estudiantil, scritte ultimamente da Anna Maria Bertoldo, fondatrice dell’opera.

E poi vi sono state le testimonianze, vivaci ed appassionate, di Flavio De Munari, Giorgio Fin, Maria Bertoldo, Giovanna Gobbi,  che in tempi diversi hanno visitato o soggiornato nella Casa di Colomi.

Per la testimonianza:  “Cosa ci si porta a casa dall’America Latina”, viene letto uno stralcio dell’articolo scritto da don Alessio Graziani, al rientro dalla sua visita in Bolivia e alla Casa Estudiantil e pubblicato su “La Voce dei Berici” del 18 ottobre 2015.

Anna Maria Bertoldo, sollecitata dalle domande di Antonio, racconta, in chiusura di questa parte della serata, delle difficoltà incontrate, dei successi ottenuti e delle prospettive per il futuro.

E’ intervenuta poi la sig. Denise di Isola Vicentina, che ha illustrato un altro castelnovo2progetto seguito con molto entusiasmo, pur nelle difficoltà, dallo stesso Gruppo dei Volontari della Comunità Isolana e che si realizza nel Burkina Faso: anche questo racconto viene ascoltato con interesse e passione dal pubblico presente.

E arriva il momento dell’allegria: il Gruppo Musicale “Encuentro”, formato da Sud Americani e Italiani, si scatena in una tale sarabanda di charangos, quenas, zampogne e bombo da suscitare l’entusiasmo dei presenti che richiederanno a gran voce il “bis”.

Il buffet, a base di pizzette, salatini e torte preparate dalle volontarie del Paese, innaffiato da vino e gingerito, chiude in fraternità e condivisione la serata.

Giorgio Fin